Bilance Impedenziometriche: cosa sono e come funzionano

Pubblicato : 10/12/2018 11:37:33
Categorie : Bilance e Sistemi per Pesare

Bilance Impedenziometriche: cosa sono e come funzionano

Tra chi si occupa di nutrizione o di fitness a livello professionale si usano bilance impedenziometriche. Non sono tutte uguali ed i prezzi hanno range molto ampi. Scopriamo subito come funzionano, che caratteristiche hanno e come orientarsi nella scelta.

Che cos'è una bilancia impedenziometrica ?

La bilancia impedenziometrica viene utilizzata per misurare il peso corporeo e stimare indirettamente, attraverso i principi dell’impedenziometria, diversi parametri riferiti alla composizione dello stesso tra cui massa grassa (FM), massa magra (FFM), percentuale di acqua totale, percentuale di acqua extracellulare o intracellulare.

La bilancia impedenziometrica si basa sulla bioimpedenziometria, cioè sull’analisi dell’impedenza biolettrica , considerato uno dei sistemi più semplici e affidabili per controllare il grasso corporeo.

Si tratta, in sostanza, di particolari bilance che grazie a elettrodi e appositi manubri, fanno passare attraverso il corpo una corrente a bassa intensità, misurandone l’impedenza.

L’impedenza è il valore che misura la facilità con la quale la corrente attraversa i tessuti: essa è minore nella massa magra, che contiene il 70/75% di acqua e, quindi, lascia passare più agevolmente la corrente, mentre è maggiore nella massa grassa che ne contiene il 10/20%.

Confrontando, dunque, i valori di impedenza ottenuti col passaggio di corrente, e confrontandoli con i parametri corporei come peso, altezza, età, livello di allenamento, è possibile calcolare la percentuale di massa grassa e magra nonché il livello di idratazione e altri valori fondamentali per valutare la salute e la forma fisica del soggetto.

Cos’è la bioimpedenziometria

La bioimpedenziometria consente di valutare in modo rapido e preciso la composizione corporea di una persona.

Questo metodo si basa sul concetto di impedenza bioelettrica, ossia sul rapporto tra l’ampiezza di potenziale alternato e la conseguente ampiezza della corrente alternata in un conduttore biologico come, ad esempio, il corpo umano.

L’impedenza bioelettrica è stata studiata da Lakaski nel 1985 e ha portato alla definizione del concetto di bioimpedenziometria come misura dell’impedenza offerta da un corpo al passaggio di una corrente elettrica alternata a bassa intensità e frequenza fissa.

In altre parole si tratta del principio per cui i tessuti biologici del nostro organismo possono comportarsi da buoni o cattivi conduttori o addirittura dielettrici, ossia in grado di trattenere le cariche elettriche.

La capacità di conduzione è proporzionale alla quantità di acqua ed elettroliti presenti in un tessuto, per cui la massa magra conduce la corrente meglio della massa grassa. Considerando ciò, facendo le dovute misurazioni, si può arrivare a determinare e analizzare la composizione corporea.

La Total Body Electrical Conductivity è una metodologia impedenziometrica utilizzata per determinare la composizione corporea attraverso la misura della conduttanza del corpo al passaggio di una corrente elettrica.

La bioimpedenziometria è utilizzata in diversi settori tra cui medicina, ergonomia, sport.

Ad esempio alcuni studiosi hanno approfondito la correlazione tra composizione corporea e prestazione sportiva, determinando che un tessuto adiposo troppo sviluppato non solo conduce a prestazioni sportive meno soddisfacenti ma porta con sé anche numerosi rischi legati alla salute.

Bilancia impedenziometrica professionale medica

A cosa serve la bilancia impedenziometrica?

Una bilancia impedenziometrica monitora non solo il peso, ma soprattutto la composizione corporea per due finalità principali: quella estetica e quella salutistica.

In particolare nel secondo caso è importante tenere presente che per valutare lo stato nutrizionale di una persona non è sufficiente tenere sotto controllo soltanto il suo peso, ma è importante monitorare tutta un’altra serie di parametri.

I più importanti tra questi fattori, che si misurano con la bilancia impedenziometrica ma anche con altri strumenti e apparecchiature utilizzati da professionisti della nutrizione e del fitness, sono:

  • il rapporto tra la massa grassa e la massa magra e relative percentuali
  • l’entità della massa muscolare
  • il rapporto tra il grasso essenziale, necessario alla sopravvivenza e al corretto funzionamento dell’organismo, e il grasso adiposo di diverse tipologie
  • la quantità di grasso che determina la circonferenza addominale, fattore importantissimo per valutare, ad esempio, il rischio di malattie cardiovascolari.
  • massa dello scheletro 
  • quantità d’acqua dentro e fuori dalle cellule
  • elettroliti

I fattori che determinano lo stato di nutrizione sono, quindi, davvero tanti e di diversa natura. Ciò che è importante capire è quando l’utilizzo della bilancia impedenziometrica si rivela necessario o insostituibile.

La massa grassa in sé, infatti, può essere stimata da un nutrizionista anche con una speciale formula che, tuttavia, non è precisa quanto la rilevazione ottenuta tramite questa particolare bilancia.

Gli errori delle bilance impedenziometriche

Tuttavia non ci si può aspettare una precisione assoluta neanche dalle bilance impedenziometriche. Esse, infatti, sono soggette a diverse tipologie di errori tra cui i due più comuni sono legati alle condizioni che possono alterare il percorso della corrente attraverso il corpo e all’algoritmo utilizzato dall’apparecchio per i calcoli.

Nel primo caso, ad esempio, bisogna considerare che la resistenza alla corrente elettrica cambia al variare dello stato di idratazione dell’organismo.

Poiché l’essere umano perde liquidi attraverso vari meccanismi, tra cui le urine, il sudore e l’espirazione, occorre tenere a mente che particolari condizioni di allenamento o, anche un pasto molto abbondante possono alterare i risultati, così come, ad esempio, una netta diminuzione delle scorte di glicogeno delle cellule.
Un errore dovuto a una scarsa idratazione potrebbe portare a sottovalutare la reale massa grassa di un individuo.

Per quanto riguarda gli errori legati all’algoritmo, invece, è bene tenere presente che qualsiasi bilancia impedenziometrica utilizza una determinata descrizione del corpo umano che, generalmente corrisponde alla media della popolazione. Ciò implica che, tendenzialmente, più il modello definito del singolo individuo esaminato si discosta dalla media, più alta sarà la percentuale di errore nella misurazione.

Come utilizzare la bilancia impedenziometrica

Una bilancia impedenziometrica solitamente è costituita da una pedana sulla quale sale il soggetto che si sta pesando e degli elettrodi, su cui poggiano i piedi e una maniglia da afferrare con le mani, attraverso i quali passa una corrente di circa 800mA.

Queste bilance sono inoltre dotate di un computer su cui inserire i dati quali sesso, età e altezza prima di iniziare la pesatura.

Affinché la pesatura dia risultati quanto più precisi possibili è consigliabile eseguirla sempre nelle stesse condizioni, possibilmente una volta a settimana, sempre lo stesso giorno e alla stessa ora. Se ciò non è possibile è comunque consigliabile assicurarsi di scegliere un momento che abbia caratteristiche quanto più simili possibili a quello in cui ci si è pesati precedentemente.

È molto importante pesarsi senza vestiti e preferibilmente senza gioielli di alcun tipo che potrebbero alterare il passaggio della corrente.

Essere completamente a digiuno e con l’intestino vuoto è un’altra utile raccomandazione. Occorre, tuttavia, prestare attenzione al proprio livello di idratazione che non deve mai essere troppo scarso. È bene, dunque, evitare di pesarsi dopo un allenamento intenso. Ovviamente è fondamentale inserire correttamente i dati su età, sesso e statura.

Alcune bilance impedenziometriche hanno diverse modalità di utilizzo tra cui quella “atleta”. Questa va selezionata solo in presenza di soggetti che praticano un’attività sportiva regolare, di almeno otto ore settimanali, che comporta un buono sviluppo di massa muscolare. I muscoli, infatti, conducono la corrente in modo diverso dagli altri tessuti del corpo ed è essenziale tenerne conto in sede di misurazione con una bilancia impedenziometrica.

Le caratteristiche di una buona bilancia impedenziometrica

Come abbiamo detto, le bilance impedenziometriche sono molto diffuse, per cui attualmente in commercio si trovano bilance professionali ma anche bilance che si possono utilizzare in casa.

Ovviamente queste due tipologie di strumenti hanno caratteristiche molto diverse tra loro quindi, in primo luogo, quando si sceglie una bilancia impedenziometrica è bene tenere conto dell’utilizzo che se ne andrà a fare.

Come scegliere il modello giusto.

La caratteristica più importante di cui tenere conto è sicuramente l’accuratezza che, nel caso di una bilancia impedenziometrica, si identifica con la ripetitibilità.

Poiché, infatti, le diverse bilance impedenziometriche funzionano tutte con propri algoritmi, è molto difficile confrontarle per quanto riguarda la precisione dunque è bene parlare di ripetitività, ossia la capacità della bilancia di eseguire più misurazioni in un arco temporale definito che siano confrontabili tra loro e i cui risultati siano il più possibile vicini.

L’uniformità delle misurazioni ripetute si può verificare solo nel momento in cui si utilizza operativamente la bilancia impedenziometrica, per questo è bene , tra le altre cose, affidarsi alle recensioni di chi ha già usato lo strumento.

Per la valutazione della bilancia impedenziometrica è importante considerare anche la tiplogia di interfaccia che la caratterizza. Esistono, infatti, bilance impedenziometriche con tantissime funzioni diverse e, quindi, con interfacce più o meno complesse.

Per questo motivo è importante valutare qual è l’utilizzo che si dovrà fare con la bilancia: i medici avranno sicuramente bisogno di avere molte funzionalità che gli permettano di stabilire settaggi piuttosto complessi e, quindi, di valutare al meglio lo stato di forma del paziente.

Per nutrizionisti o personal trainer, inoltre, è importante che la bilancia impedenziometrica abbia un buon software e una tecnologia che gli permetta di connettersi al computer per memorizza e, successivamente, elaborare i dati.

Come in tutte le altre bilance anche la durabilità, quindi la qualità dei materiali, e il prezzo sono importanti per scegliere la bilancia impedenziometrica più appropriata.

Un’ottima soluzione è la bilancia impedenziometrica professionale WUNDER WBA con analizzatore di composizione corporea e tecnologia BIA (Body Impedance Analysis) approvata per uso medico, per nutrizionisti e per atleti a livello agonistico.

Parlare di bilance impedenziometriche vuol dire parlare di salute delle persone, per questo è importante conoscerne le caratteristiche e sceglierle e utilizzarle al meglio.

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