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Pubblicato : 31/01/2019 17:25:15
Categorie : Metrologia e Strumenti di Misura: Notizie e Tecniche
Non solo il peso, ma anche la temperatura è una grandezza importante di cui tenere conto in molti settori industriali, soprattutto nella lavorazione di materiali complessi e delicati o in laboratori ad alta specializzazione.
In queste situazioni è necessario avere a disposizione dati oggettivi e confrontabili e, quindi, è opportuno utilizzare misuratori di temperatura professionali affidabili e precisi.
Per questo possono essere impiegati dei termometri e data logger che monitorano la temperatura e l’umidità dell’aria con accuratezza laddove queste rappresentano due variabili da tenere costantemente sotto controllo.
Nelle produzioni industriali così come nei laboratori chimici e fisici o negli impianti di lavorazione di manufatti elettronici, è indispensabile, per la corretta esecuzione di tutte le procedure, che la temperatura e l’umidità siano mantenute entro certi livelli.
Ecco, dunque, che in questi settori si utilizzano appositi termometri professionali affidabili in grado di rilevare le variazioni di questi due fattori.
I termometri professionali possono essere di molti diverse tipologie. I più diffusi sono i termometri digitali e a infrarossi.
I termometri digitali rilevano le variazioni di temperatura attraverso appositi sensori che trasmettono il dato a un microcircuito. A questo punto la media delle rilevazioni termiche viene trasmessa al display e può essere letta comodamente.
Mentre i termometri digitali hanno bisogno del contatto con la superficie di cui devono rilevare la temperatura, i termometri a raggi infrarossi, invece, permettono di rilevare la temperatura senza tale contatto e garantiscono una risposta molto rapida. Questo li rende perfetti, ad esempio, per prodotti alimentari o che necessitano di condizioni igieniche particolari, ma anche per ingranaggi in movimento o superfici e componenti elettronici.
Per utilizzare i termometri a infrarossi è sufficiente puntarli verso la superficie di cui si vuole misurare la temperatura e procedere con il rilievo.
La procedura è semplice e veloce purché si seguano due regole: tenere la giusta distanza dall’oggetto calcolandola in base al coefficiente ottico del termometro, e tenere conto del materiale di cui è composto l’oggetto. La misura, infatti, non può essere fatta se il coefficiente di emissività del termometro non è idoneo al materiale stesso.
Grazie alla loro praticità e velocità d’uso i termometri a raggi infrarossi sono particolarmente adatti per le merci mobilitate in fretta e in grandi quantità, come quelle che entrano ed escono dai magazzini.
Il TM-969 è un termometro portatile senza contatto a radiazione infrarossa con campo di misura da -30°C a 1000°C preciso e accurato.
Oltre a queste due tipologie di termometri esistono, poi, i data logger: particolari strumenti che, oltre a misurare la temperatura, sono in grado di immagazzinare e registrare i dati e la loro variazione nel corso di un determinato periodo di tempo.
Un data logger è nient’altro che un dispositivo elettronico che rileva i dati relativi all’ambiente in cui si trova, per un dato periodo di tempo e li mantiene in memoria registrandoli in un data storage.
Il rilevamento può avvenire con sensori direttamente installati sul data logger stesso oppure con strumenti esterni ad esso collegati.
I data logger sono estremamente versatili e solitamente portatili, per questo possono essere impiegati in molti settori e per rilievi di diverso tipo.
La registrazione dei dati può essere effettuata con diverse tecnologie: via cavo, con RFID, con sistemi wireless.
I data logger possono interfacciarsi con computer, smartphone e altri device tecnologici.
Il loro vantaggio principale è quello di poter essere installati e poi lasciati operare autonomamente per lunghi periodi di tempo, anche mesi.
I data logger, infatti, sono per la maggior parte dotati di schede di memoria interne in cui immagazzinano i dati che poi, in un secondo momento, possono essere trasmessi a un computer. Questo permette di avere un’idea precisa dell’andamento di un determinato fattore nell’arco del tempo preso in esame e costruire in seguito delle elaborazioni basate su quegli stessi dati.
I data logger di temperatura sono costruiti appositamente per monitorare temperatura e umidità di un ambiente in un preciso lasso temporale.
Questi strumenti sono molto versatili e, per questo, possono presentare caratteristiche diverse tra loro, a partire dalla posizione del sensore.
Esistono data logger di temperatura con termistore e termocoppia direttamente integrata.
Si tratta di device semplici e solitamente molto pratici da utilizzare. In questo caso, però, bisogna far attenzione a porre il data logger esattamente nel punto più adatto ad eseguire la misurazione senza che possa venire danneggiato. Ciò impedisce che questo tipo di strumenti possano essere utilizzati, ad esempio, in ambienti in cui si opera ad altissime temperature oppure per la misura della temperatura di micro-elementi elettronici.
Altri data logger, invece, sono collegabili a una o più termocoppie o sensori esterni di cui leggono e immagazzinano i dati.
Questo fa sì che lo strumento possa essere posizionato in un’altra stanza rispetto a quella in cui si esegue la temperatura e registrare comunque i dati senza il rischio di subire danneggiamenti, ad esempio, da temperature troppo basse o troppo alte o da altri fattori che possono mettere a rischio i device tecnologici.
Data la vasta gamma di data logger presenti sul mercato e utilizzabili in varie situazioni, è opportuno tenere conto di alcuni fattori essenziali per deciderne l’acquisto.
Innanzitutto la compatibilità con i dati in ingresso: esistono data logger per cui è possibile solo un certo tipo di ingresso, mentre altri sono programmabili per registrare diversi tipi di segnali in entrata. Ovviamente in questo secondo caso il data logger ha una maggiore flessibilità di utilizzo.
Allo stesso modo, in base all’impiego a cui sarà destinato, è importante valutare se è opportuno scegliere un termometro a data logger con un solo ingresso o multicanale. Esistono, infatti, data logger anche con centinaia di ingressi, ma si tratta di apparecchi molto complessi e costosi.
Un elemento essenziale per la valutazione di un data logger è la sua memoria, direttamente connessa alla velocità di campionamento dei dati. Memorie interne e incorporate nello strumento, infatti, hanno capacità ridotte e, quindi, velocità di campionamento minori.
Se, però, i dati da misurare e registrare sono molti e vengono rilevati quotidianamente con ritmi elevati, occorre un apparecchio con un’ottima memoria. Per valutare l’ampiezza della memoria necessaria occorre conoscere la frequenza di campionamento richiesta e la durata temporale del test.
Inoltre è importante sapere se i dati misurati dovranno essere disponibili e consultabili in tempo reale e, dunque, scegliere strumenti che permettano questa opzione.
Un termometro data logger perfetto per diverse tipologie di utilizzo, completo di cavo USB per collegamento a PC, è il XS TEMP 70 RTD Data Logger PT100.