150 Best Seller in Offerta! Approfitta delle Promozioni del Momento

Differenze tra sonde Pt100 e Termocoppia e come scegliere

Pubblicato : 15/03/2025 14:49:32
Categorie : Guide Tecniche e Glossari , Strumenti di Misura

Differenze tra sonde Pt100 e Termocoppia e come scegliere

In ambito industriale, farmaceutico, alimentare, nel controllo qualità e nei laboratori di ricerca, la misurazione accurata della temperatura è un fattore cruciale. I termometri professionali sono strumenti progettati per garantire affidabilità e precisione in questi settori critici, dove anche piccole variazioni termiche possono influenzare processi, sicurezza dei prodotti e conformità normativa. Ad esempio, nei processi industriali la temperatura controlla reazioni chimiche e qualità dei materiali; nel settore farmaceutico garantisce l’integrità di farmaci e vaccini; nell’industria alimentare assicura il rispetto della catena del freddo e le corrette temperature di cottura secondo le normative HACCP; nei laboratori e nei reparti di controllo qualità consente di ottenere dati riproducibili e validare procedure secondo standard internazionali. In ciascuno di questi contesti, l’utilizzo di termometri professionali con sonde di alta qualità e spesso accompagnati da certificati di taratura accreditati è fondamentale per ottenere misure attendibili e conformi alle normative vigenti.

Differenza tra sonde Pt100 e termocoppie K

Quando si parla di misurare la temperatura in modo professionale, due delle tecnologie più diffuse per le sonde di temperatura sono le termoresistenze al platino Pt100 e le termocoppie di tipo K. Pur avendo lo stesso scopo (rilevare la temperatura), funzionano secondo principi diversi e presentano caratteristiche tecniche specifiche. Di seguito analizziamo in dettaglio le differenze tra una sonda Pt100 e una termocoppia K, evidenziandone vantaggi, limiti e applicazioni tipiche.

Sonda Pt100: caratteristiche e vantaggi

La sonda Pt100 è un sensore di temperatura a resistenza (RTD, Resistance Temperature Detector). “Pt” indica il platino, materiale di cui è fatta la resistenza sensibile, mentre “100” si riferisce al valore nominale di 100 ohm a 0 °C. In pratica, la sonda Pt100 misura la temperatura sfruttando la proprietà del platino di variare la propria resistenza elettrica al variare della temperatura in modo prevedibile e quasi lineare.

Vantaggi principali delle Pt100:

  • Alta precisione e stabilità: le sonde Pt100 sono note per l’ottima accuratezza. Tipicamente possono avere incertezze dell’ordine di ±0,1 °C o anche inferiori (a seconda della classe, ad esempio classe A, 1/3 DIN, 1/10 DIN, ecc.). Inoltre, offrono misurazioni molto stabili e ripetibili nel tempo, con minima deriva. Ciò significa che un Pt100 ben calibrato fornirà letture affidabili anche dopo un uso prolungato.
  • Buona linearità: la relazione tra temperatura e resistenza in un sensore Pt100 è abbastanza lineare sull’intero intervallo operativo. Questo facilita la calibrazione e l’interpretazione dei dati, poiché la risposta non è troppo “curva”.
  • Intervallo di temperatura adeguato: le Pt100 possono coprire un range di temperatura ampio, generalmente da circa -200 °C fino a +600 °C (alcuni modelli speciali resistono anche a 650-700 °C). Questo intervallo copre molte applicazioni comuni in laboratorio e in industria dove non si superano i 600 °C.
  • Sensibilità alle piccole variazioni: grazie alla loro precisione, le Pt100 riescono a rilevare variazioni anche molto piccole di temperatura, risultando ideali per applicazioni dove è richiesta una misurazione di fino dettaglio (ad esempio nel controllo qualità o nei test di laboratorio).
  • Affidabilità in ambienti moderati: in condizioni di lavoro non estreme (vibrazioni moderate, range di temperatura entro i limiti sopra indicati), le Pt100 tendono ad avere una vita lunga e a mantenere le specifiche metrologiche.

Limiti delle Pt100:

  • Intervallo di misura limitato verso l’alto: oltre i ~600 °C le sonde Pt100 non sono consigliate. L’elemento in platino può subire alterazioni e perdite di accuratezza a temperature molto elevate. Per temperature estreme, quindi, le Pt100 non sono adatte.
  • Costo più elevato: le sonde Pt100 e gli strumenti associati (termometri digitali per Pt100) tendono ad essere più costosi rispetto alle termocoppie equivalenti. Il sensore al platino, l’elettronica di misura ad alta precisione e l’eventuale calibratura spingono verso l’alto il prezzo. Tuttavia, il costo più alto si traduce in prestazioni metrologiche migliori.
  • Tempi di risposta leggermente più lenti: una sonda Pt100 standard ha un tempo di risposta un po’ più lento rispetto a una termocoppia fine. Ciò è dovuto sia alla costruzione (spesso una Pt100 è un piccolo filo avvolto o un chip inserito in un involucro) sia al principio resistivo che richiede stabilizzazione termica. I modelli a film sottile moderni hanno migliorato molto la velocità, ma generalmente per rilevare variazioni rapidissime (ordine di pochi secondi o meno) le termocoppie restano più rapide.
  • Sensibilità a shock e vibrazioni: il filo di platino interno di una Pt100 può essere delicato; forti vibrazioni o urti meccanici possono danneggiare il sensore o modificarne la taratura. Per questo in applicazioni gravose le Pt100 vanno protette adeguatamente o si preferisce altra tecnologia.

Termocoppia di tipo K: caratteristiche e vantaggi

La termocoppia K è un sensore di temperatura che sfrutta l’effetto termoelettrico (effetto Seebeck). È costituita da una coppia di conduttori metallici di materiali diversi (nel tipo K, una lega di nichel-cromo e una di nichel-alluminio) uniti tra loro in un punto detto “giunto caldo”. Quando il giunto caldo è a una certa temperatura e le estremità opposte dei due metalli (giunto freddo) sono a un’altra temperatura, si genera una piccola differenza di potenziale (in millivolt) proporzionale alla differenza di temperatura. Misurando questo voltaggio, il termometro può calcolare la temperatura del giunto caldo, supponendo noto il riferimento del giunto freddo (spesso compensato elettronicamente).

Vantaggi principali delle termocoppie K:

  • Ampio intervallo di temperatura: il punto di forza maggiore delle termocoppie tipo K è la capacità di misurare temperature molto elevate. In genere il tipo K può essere utilizzato da circa -200 °C fino a +1.100/1.200 °C (alcune versioni speciali reggono punte fino ~1350 °C). Ciò le rende indispensabili in processi ad alta temperatura dove altre sonde (come le Pt100) non arriverebbero, ad esempio forni industriali, fonderie, trattamenti termici dei metalli.
  • Robustezza e resistenza meccanica: le termocoppie sono sensori relativamente semplici e robusti. Il giunto di misura è una saldatura che può essere resa molto resistente. Possono quindi sopportare vibrazioni, urti e condizioni difficili meglio delle delicate termoresistenze. Questo le rende adatte ad ambienti industriali gravosi o applicazioni sul campo.
  • Risposta molto rapida: grazie alla massa molto piccola del giunto di misura (soprattutto nelle termocoppie a giunto esposto o di piccolo diametro), le termocoppie K hanno tempi di risposta rapidissimi. Possono seguire variazioni di temperatura nell’ordine di frazioni di secondo, permettendo misure quasi istantanee. In confronto, una termocoppia con giunto a massa risponde circa tre volte più velocemente di una Pt100 standard.
  • Costo contenuto: le termocoppie sono generalmente più economiche. Il materiale utilizzato (due fili metallici) è meno costoso del platino e l’elettronica richiesta per leggerne il segnale può essere più semplice. Questo significa che per applicazioni dove serve moltiplicare i punti di misura o avere tante sonde usa e getta (come nel monitoraggio di processi diffuso), le termocoppie offrono un buon compromesso costi/benefici.
  • Versatilità di forma: le termocoppie possono essere realizzate in molte forme (a filo nudo, con guaina flessibile, inserite in sonde rigide di vari diametri, ago per penetrazione, superficie, ecc.). Esistono modelli miniaturizzati che quasi non perturbano l’oggetto misurato, ideali per misure in punti angusti.

Limiti delle termocoppie K:

  • Minore accuratezza: in generale, una termocoppia offre precisione inferiore rispetto a una buona Pt100. L’errore tipico di una termocoppia tipo K standard può essere dell’ordine di ±1 °C o superiore, a seconda della qualità e della temperatura (gli errori tendono a crescere ad alte temperature). Per avere misure accurate spesso occorre calibrare frequentemente la termocoppia o usare modelli speciali e strumenti di lettura avanzati.
  • Non linearità: la relazione tra temperatura e millivolt in una termocoppia K non è lineare; la curva di calibrazione ha forma polinomiale. I termometri digitali compensano questo via software o tabelle, ma rispetto alla quasi linearità di una Pt100, la termocoppia richiede più attenzione in fase di taratura e conversione.
  • Deriva e durata alle alte temperature: a temperature molto elevate o dopo utilizzi prolungati, i materiali della termocoppia possono subire ossidazione o alterazioni chimiche, causando una deriva del segnale. Ciò significa che col tempo la termocoppia può perdere accuratezza e richiede ricalibrazione o sostituzione. In ambienti molto corrosivi o in presenza di certi gas, il suo ciclo di vita può essere limitato.
  • Richiede compensazione del giunto freddo: per ottenere misure corrette, la termocoppia ha bisogno che la temperatura alle estremità (giunto freddo) sia nota o compensata. I termometri moderni includono un sensore interno per compensare automaticamente, ma questa complessità aggiuntiva può introdurre piccole incertezze se non ben gestita.
  • Sensibilità ai disturbi elettromagnetici: il segnale generato da una termocoppia è un piccolo voltaggio (nell’ordine di microvolt per grado). In ambienti con forti interferenze elettromagnetiche o lunghi cavi, il segnale può essere disturbato se non si usano cavi speciali compensati e schermature adeguate. Questo può introdurre rumore o errori nelle letture.

Riepilogo delle differenze chiave

In sintesi, la differenza tra sonde Pt100 e termocoppie K si riassume così:

  • Il Pt100 è un sensore resistivo al platino, estremamente accurato e stabile, adatto per misure precise in un intervallo medio di temperatura (fino a ~600 °C). La termocoppia K è un sensore termoelettrico a coppia di metalli, meno preciso ma capace di misurare temperature molto più alte (fino a ~1100+ °C).
  • La sonda Pt100 offre tipicamente precisione superiore (~0,1 °C) e migliore linearità, mentre la termocoppia K è più rapida nella risposta e più robusta in ambienti difficili o ad alte temperature.
  • Una Pt100 richiede strumenti di lettura con ingresso a 3 o 4 fili per compensare la resistenza dei cavi, mentre la termocoppia K richiede cavi di compensazione specifici per mantenere l’accuratezza del giunto freddo.
  • In termini di costo, un sistema a termocoppia K risulta di norma più economico di uno a Pt100, specialmente quando si necessitano molte sonde o sostituzioni frequenti.
  • La scelta tra Pt100 e termocoppia K dipende dunque dalle esigenze: se l’obiettivo principale è la massima accuratezza a temperature moderate, o la conformità a standard metrologici rigorosi, la Pt100 è spesso preferibile. Se invece si devono misurare temperature estreme, serve un sensore molto robusto o dal tempo di risposta ultrarapido, la termocoppia K risulterà la scelta obbligata. 

Se desideri approfondire come scegliere il termometro professionale più adatto alle tue esigenze operative, ti consigliamo di leggere anche la nostra guida pratica completa.

Quale sonda scegliere in base all'applicazione?

  • Industria: Per temperature molto alte (forni industriali), scegli termocoppie K. Per processi a temperature moderate, preferisci Pt100.

  • Laboratori e controllo qualità: Consigliate Pt100 con cavo in teflon senza manico per stufe e congelatori.

  • Settore alimentare: Termocoppie K per misure veloci (cottura), Pt100 per controllo qualità preciso e certificato.

  • Farmaceutica: Sonde Pt100 calibrate e certificate Accredia per alta precisione e conformità normativa.

Domande frequenti (FAQ)

1. Qual è la differenza tra sonde Pt100 e termocoppie K?

La differenza principale sta nel principio di funzionamento e nelle prestazioni:

  • Una sonda Pt100 è una termoresistenza al platino: misura la temperatura tramite la variazione di resistenza elettrica. Offre grande accuratezza e stabilità a basse e medie temperature (fino ~600 °C), con una precisione tipicamente migliore (circa ±0,1 °C o meglio, con sonde di alta qualità). È però limitata negli usi ad altissima temperatura.
  • Una termocoppia K è un sensore che genera una tensione in millivolt proporzionale alla temperatura, sfruttando l’unione di due metalli diversi. Ha un campo di misura molto più ampio, adatto anche a temperature estreme (fino oltre 1000 °C), ed è più robusta e rapida nella risposta. Di contro, è generalmente meno precisa (errori dell’ordine di ±1 °C o superiori) e più soggetta a deriva nel tempo.

In sintesi, la Pt100 si sceglie quando serve la massima precisione e ripetibilità (es. in laboratorio, farmaceutico, calibrazioni); la termocoppia K quando si devono coprire range termici molto elevati o fare misure rapide in ambienti difficili (es. forni, processi industriali). Entrambe le tecnologie sono valide, ma ciascuna eccelle in ambiti diversi.

Prodotti Consigliati