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Pubblicato : 14/01/2025 16:13:48
Categorie : Soluzioni di Pesatura: Notizie e Guide
L’industria tessile ha molteplici esigenze di pesatura, sia dei filati, che dei tessuti finiti, che dei semilavorati grezzi.
Per questo le bilance che si utilizzano in questo settore sono tante e diverse tra loro e vengono impiegate in momenti differenti del ciclo produttivo.
Oltre alle normali procedure industriali, infatti, l’industria tessile deve fare i conti con numerosi standard che determinano la qualità dei filati, dei tessuti e, quindi, dei prodotti finiti.
Gli standard tessili hanno lo scopo di fornire specifiche indicazioni e metodologie di test per le proprietà fisiche, meccaniche e chimiche dei tessuti, degli abiti ma anche delle fibre naturali e artificiali che li costituiscono, come lana, cotone o sintetici.
Questi standard fanno in modo che coloro che producono vestiario o manufatti tessili in generale, abbiano un riferimento per realizzare prodotti con caratteristiche adatte all’uso finale che se ne farà.
La titolazione dei filati, ossia la distinzione in basa allo loro grossezza nel caso di filati deformabili, come quelli utilizzati nell’industria tessile, non si può realizzare mediante la misurazione del loro diametro in quanto la loro sezione non è perfettamente circolare.
Per questo motivo la titolazione dei filati deformabili avviene mediante un procedimento che fa riferimento a elementi misurabili come lunghezza e peso.
La titolazione dei filati, quindi, si basa sul peso per unità di lunghezza o sulla lunghezza per unità di peso: una delle due grandezze deve necessariamente essere fissata in precedenza, mentre l’altra si può determinare.
Ad esempio se come titolo viene assunto il peso (variabile) che occorre per formare un determinata lunghezza (fissa), il peso aumenta con l’aumentare del diametro del filo, quindi tanto maggiore è il titolo tanto maggiore è il diametro del filo.
Si può dunque affermare che il titolo di un filato è un numero che indica la sua grossezza che è proporzionale alla sezione del filato stesso.
Esistono diversi sistemi di titolazione e misurazione. Ad esempio il titolo in denari (td) della seta che è dato dal peso in grammi di una matassa di filato lunga 9000 metri.
Qualsiasi sia il titolo che si utilizza, per poterlo determinare è fondamentale conoscere il peso del filato.
Per determinare il peso al metro quadro, ossia il peso metrico del tessuto, si possono operare dei calcoli specifici (peso del tessuto per metro lineare diviso per l’altezza del tessuto) oppure utilizzare degli strumenti specifici.
In questo caso si tratta di un macchinario che taglia un dischetto di un decimetro quadro di tessuto e di una specifica bilancia che lo pesa moltiplicandolo per cento. Questa particolare bilancia è la bilancia per grammatura.
La grammatura dei tessuti così come quella della carta è definita come la sua densità, ossia la sua massa per unità di area.
La bilancia per grammatura è una bilancia ad alta precisione e risoluzione che serve per misurare, appunto, la grammatura di un tessuto o di un campione di carta basandosi sul peso di un metro quadro di materiale.
L’uso di questa specifica bilancia è il metodo più accurato per determinare la grammatura del tessuto espresso direttamente in grammi/metro quadro.
Queste bilance hanno una risoluzione molto alta, fino a 0,001 grammi, ossia 0,1 grammi/metro quadro.
Al fine di ottenere risultati più accurati possibile è bene utilizzare campioni di tessuto circolari o quadrati ed eseguire la pesatura a una temperatura di circa 23° C con il 50% di umidità.
Le bilance per grammatura sono bilance di precisione meccaniche o digitali utilizzate, appunto, all’interno dei laboratori tessili per determinare il titolo dei filati.
Le bilance per grammatura digitali sono solitamente più precise di quelle meccaniche e hanno il vantaggio di avere display più leggibili e, quindi, di limitare al minimo la possibilità di errore umano.
A loro svantaggio, rispetto alle bilance meccaniche, hanno la necessità di essere alimentate con alimentatori esterni o batterie interne ricaricabili e, dunque, una difficoltà nell’alimentazione può provocare squilibri nella pesatura e risultati meno attendibili.
Nella produzione di tessuti e vestiti esistono molteplici esigenze di pesatura che vanno oltre la determinazione del titolo dei filati e, quindi, la grammatura.
In primo luogo, infatti, nei laboratori di produzione è necessario pesare il materiale tessile grezzo che viene stipato nei magazzini e poi utilizzato per il prodotto finito.
A questo scopo sono particolarmente utili le bilance a piattaforma su cui è possibile pesare grandi quantità di materiali anche completi del loro imballaggio e, quindi, tenere traccia anche delle scorte presenti nei magazzini.
Le bilance a piattaforma sono strumenti molto versatili, qui ne abbiamo parlato diffusamente, spiegando anche quali sono i criteri per scegliere quella più adatta all’utilizzo che se ne deve fare.
Altra esigenza che sorge nell’industria tessile è quella di contare i pezzi, che siano tavole di tessuto, spolette, bottoni e altri oggetti che servono per rifinire i prodotti e confezionarli per la vendita. In questo passaggio vengono in aiuto le bilance contapezzi. Si tratta di particolari bilance dotate di tre display uno per il peso totale, uno che riporta il numero dei pezzi (PCS) ed uno che indica il PMU o g/PIECE , cioè il peso medio unitario dei pezzi.
Mettendo sul piatto un numero definito di pezzi e inserendo tale numero nella tastiera della bilancia, sarà la bilancia stessa a determinare il PMU ossia il peso medio unitario dei pezzi. In questo modo, memorizzando la tipologia di oggetto, in futuro la bilancia sarà in grado di dirci quanti pezzi sono stati posti sul suo piatto in base al peso che ne ha rilevato. In questo articolo abbiamo spiegato il funzionamento di questo strumento.
Nel settore tessile, la pesatura e la misurazione giocano un ruolo cruciale in molteplici fasi della produzione. Una delle esigenze più rilevanti è la determinazione della grammatura del filato, che permette di stabilire con precisione il "titolo del filato". Questo parametro, fondamentale per il controllo qualità, può essere calcolato in modo accurato e affidabile grazie alle bilance di precisione Sartorius della serie BCE Entris II, dotate di una funzione personalizzabile con fattori di conversione che garantisce risultati fino alla quarta cifra decimale.
Il titolo del filato, definito come lo spessore del filato stesso, è una caratteristica chiave per la valutazione della sua qualità e delle sue applicazioni. Tuttavia, la natura flessibile e instabile del filato rende complesso misurarlo con metodi tradizionali. La soluzione? Una procedura rigorosa che si basa su grandezze misurabili come il peso e la lunghezza.
In questo contesto, la pesatura ad alta precisione rappresenta un requisito imprescindibile: conoscere il peso esatto è fondamentale per calcolare correttamente il titolo del filato, e solo bilance di precisione avanzate possono garantire un risultato impeccabile.
La serie BCE Entris II di Sartorius è progettata per rispondere alle esigenze di precisione più elevate, in particolare nei laboratori tessili. Grazie alle 12 applicazioni integrate, queste bilance offrono strumenti versatili per una vasta gamma di operazioni. Tra queste, spicca la funzione di calcolo personalizzabile con fattore di conversione, pensata per la determinazione precisa della grammatura dei filati.
L’utilizzo della funzione è intuitivo e consente di ottenere risultati affidabili con pochi semplici passaggi, rendendo le bilance Entris II BCE lo strumento ideale per i laboratori di controllo qualità nel settore tessile. La loro precisione e versatilità le rendono un partner insostituibile per chi punta a mantenere standard produttivi di eccellenza.